Migranti: l’inclusione e la Penny Wirton

Jacopo Brigotti della Penny Wirton di Villanova di Castenaso, in provincia di Bologna, per la laurea magistrale in Sociologia delle migrazioni ha lavorato sul tema dell’inclusione dei migranti nell’Emilia Romagna, a partire dall’esperienza della scuola Penny Wirton.

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Migranti: Runa, Ramim e Doel, tempo di lezioni a distanza

In questo articolo Letizia Perticarini, volontaria della scuola di italiano per migranti Penny Wirton di Roma, ci parla di Ramin che scrive e parla perfettamente in italiano, mentre disegna animali della sua terra di cui ha solo sentito parlare, e di sua madre che con l’italiano ha ancora alcune difficoltà. Un post che racconta l’esperienza della lezione a distanza e ci fa riflettere, ancora una volta, sull’importanza del diritto alla cittadinanza per questi bambini, già italiani a tutti gli effetti.

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Migranti e coronavirus: o ci salviamo insieme o nessuno si salverà

Sentimenti opposti, che vanno da un capo all’altro delle emozioni, si incontrano in questa lettera di Massimo Tesei che, a nome della Penny Wirton di Forlì, ci ricorda che a questo mondo siamo tutti interconnessi e, in questo periodo in cui affrontiamo l’emergenza coronavirus più che mai, e quindi “o ci salviamo insieme o nessuno si salverà”.

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Scuola: la lezione di Sarah sul diritto allo studio

L’ordinanza emanata dalla Presidenza del Consiglio a seguito dell’allarme per la diffusione del coronavirus, sta comportando in diverse regioni italiane, la chiusura delle scuole. Sono diverse anche le Penny Wirton, scuole di italiano gratuite per migranti, investite da questo provvedimento. La studentessa nigeriana Sarah, con i suoi soli 15 anni ci fa riflettere sull’importanza del diritto allo studio.

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Migranti: Dimmi, un concorso tutto per loro

“Custodire un patrimonio culturale che rischia di essere perduto, e contrastare gli stereotipi sulla migrazione attraverso la testimonianza di chi l’ha vissuta in prima persona”. È questo l’obiettivo del progetto Dimmi, Diari multimediali migranti, che lancia la quinta edizione del concorso nazionale rivolto a persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia o nella Repubblica di San Marino.

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Migranti: Tony Michael, voglio stare bene qui

Tony Michael ha 38 anni, è nigeriano, è uno studente della Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, di Milano. In questo breve testo scritto a mano in cui parla un po’ di sé stesso, un po’ della scuola, un po’ dei suoi desideri per il futuro che sono anche quelli di tutti noi, per lui e per tutti i migranti che arrivano in Italia, per restare o andare.

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Cittadinanza: quei migranti che già sono sorelle e fratelli d’Italia

“La comunanza di studi è quella che lega davvero più di legami politici, istituzionali, ed economici, che lega l’umanità attraverso i suoi confini ed è antidoto alle incertezze internazionali”. Partendo da queste parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Eraldo Affinati ci invita a riflettere sulla cittadinanza e su quanto i migranti che vivono nel nostro Paese sono già sorelle e fratelli d’Italia.

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Migranti: Laurent, storia di coraggio e dolore

La storia di un ragazzino ivoriano che nel tentativo di raggiungere la Francia si è nascosto nel vano del carrello di un aereo ed è arrivato assiderato a Parigi ha suscitato sgomento, dolore e indignazione. In questo post l’insegnante volontaria, Letizia, ci fa riflettere su questa storia di coraggio ma anche id immenso dolore.

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Un amore multiculturale

Zea Rehman è pakistano ed è arrivato in Italia quando aveva 12 anni. Dal 2009 vive a Senigallia. Qui ha frequentato l’istituto alberghiero e ha incontrato Federica: coetanea, italiana. In questo racconto ci porta per mano tra le difficoltà di una storia d’amore tormentata a causa della contrarietà della sua famiglia d’origine.

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Migranti: storia di Duda e di migliaia di altri

Duda è il nome di fantasia di uno degli studenti senegalesi che frequentano la Penny Wirton di Senigallia. La sua storia parla per lui e per le migliaia di uomini e donne che affrontano con coraggio viaggi impensabili per costruire un futuro migliore, per loro, per le loro famiglie, per tutti noi che speriamo in un mondo multiculturale e unito nel rispetto dei diritti umani fondamentali.

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