A Carnevale ogni famiglia vale

Anche se questo è un periodo difficile nelle scuole di tutta Italia, con la chiusura confermata dal governo fino al 3 aprile per fronteggiare l’emergenza sanitaria da coronavirus, cerchiamo di fare una carrellata dei momenti belli che animano le giornate alla Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti. Lo facciamo partendo da Lucca e dalla festa di Carnevale che ha riunito come se fossero tutti membri di una bella famiglia allargata, volontari e studenti nella sede toscana.

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Scuola: le testimonianze dei giovani volontari di Bologna

Un’allegra combriccola di studenti del liceo classico Marco Minghetti di Bologna, in un sereno martedì di febbraio, ha fatto visita alla Penny Wirton di Roma per vedere il lavoro che si fa nella sede centrale di questa scuola di italiano gratuita per migranti e per incontrare i fondatori, Eraldo Affinati e Luce Lenzi. Da quella esperienza, fatta tutta d’un fiato, con andata e ritorno da Bologna a Roma in un solo giorno, ne sono nate numerose testimonianze.

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Scuola: da Bologna a Roma, la visita dei liceali

Una delegazione di studenti del liceo classico Marco Minghetti di Bologna, il 18 febbraio 2020, ha fatto visita alla Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, di Roma. Ecco qui i momenti più belli di questa giornata.

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Migranti: quando la danza crea relazioni umane

Alla Penny Wirton, scuola d’italiano gratuita per migranti, di Bari hanno lanciato una nuova iniziativa speciale che si affianca ai corsi di lingua. Si tratta di alcune lezioni di danza-terapia, un modo di ballare che è inclusivo, stimola relazioni e fortifica le identità.

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Migranti: Dimmi, un concorso tutto per loro

“Custodire un patrimonio culturale che rischia di essere perduto, e contrastare gli stereotipi sulla migrazione attraverso la testimonianza di chi l’ha vissuta in prima persona”. È questo l’obiettivo del progetto Dimmi, Diari multimediali migranti, che lancia la quinta edizione del concorso nazionale rivolto a persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia o nella Repubblica di San Marino.

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Migranti: Tony Michael, voglio stare bene qui

Tony Michael ha 38 anni, è nigeriano, è uno studente della Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, di Milano. In questo breve testo scritto a mano in cui parla un po’ di sé stesso, un po’ della scuola, un po’ dei suoi desideri per il futuro che sono anche quelli di tutti noi, per lui e per tutti i migranti che arrivano in Italia, per restare o andare.

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Cittadinanza: quei migranti che già sono sorelle e fratelli d’Italia

“La comunanza di studi è quella che lega davvero più di legami politici, istituzionali, ed economici, che lega l’umanità attraverso i suoi confini ed è antidoto alle incertezze internazionali”. Partendo da queste parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Eraldo Affinati ci invita a riflettere sulla cittadinanza e su quanto i migranti che vivono nel nostro Paese sono già sorelle e fratelli d’Italia.

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Un amore multiculturale

Zea Rehman è pakistano ed è arrivato in Italia quando aveva 12 anni. Dal 2009 vive a Senigallia. Qui ha frequentato l’istituto alberghiero e ha incontrato Federica: coetanea, italiana. In questo racconto ci porta per mano tra le difficoltà di una storia d’amore tormentata a causa della contrarietà della sua famiglia d’origine.

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2020, benvenuto alla scuola Penny Wirton

Pure se la Befana tutte le feste si porta via, nelle scuole Penny Wirton in Italia e nel mondo, c’è sempre qualcosa da festeggiare: l’allegria, la solidarietà, le emozioni, la voglia di stare insieme e guardare verso un futuro migliore. Ripercorriamo pensieri, parole e auguri dal nord al sud Italia, dalle voci dei migranti a quelle dei volontari.

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Migranti: storia di Duda e di migliaia di altri

Duda è il nome di fantasia di uno degli studenti senegalesi che frequentano la Penny Wirton di Senigallia. La sua storia parla per lui e per le migliaia di uomini e donne che affrontano con coraggio viaggi impensabili per costruire un futuro migliore, per loro, per le loro famiglie, per tutti noi che speriamo in un mondo multiculturale e unito nel rispetto dei diritti umani fondamentali.

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