Scuola: giochi per conoscersi e riconoscersi
Ancora dalla Penny Wirton di Lucca, scuola d’italiano gratuita per migranti, ci danno un’idea per imparare divertendosi quando si è in molti. In occasione del Natale i volontari hanno ideato un passatempo ispirato alla tombola e che favorisce la conoscenza e la conversazione tra gli studenti. Un gioco che si può però fare in ogni momento dell’anno.
Un gioco molto semplice da realizzare: bisogna creare una rosa di possibili domande su dei cartoncini e munirsi di un sacchetto in cui infilare le tessere. A Lucca ne hanno create ventisei, con le domande più disparate. A turno, anziché chiamare i numeri si chiamano le domande e ognuno, dopo aver pescato un cartoncino, si presenta e dà il via a una conversazione.
Grazie a questo gioco, spiega Monica Santucci, “siamo venuti conoscenza di tante cose interessanti”, per esempio che “nella famiglia di Teresina sono in tutto dieci fratelli e tra gli studenti non ci sono figli unici. Abbiamo scoperto che il colore preferito di Marija è il viola, mentre quello di Yada è il rosa, ma complice anche il periodo natalizio molti hanno risposto il verde degli alberi, il bianco e il rosso che, come qualcuno ha fatto notare, sono anche i colori della nostra bandiera”. Poi “a Ervin piacciono le giornate nuvolose e anche la pioggia e, a sorpresa, è emerso che la stagione preferita per molti è l’inverno; l’animale favorito di Vishwa è la mucca, quello di Leonard il leone per la sua forza, Teresina sceglie la colomba perché portatrice di pace”. Su Teresina, arrivata a ottobre a scuola, i volontari hanno imparato anche che vuol diventare suora, e che alle lezioni “viene sempre insieme a Yvonne, del Ruanda, e Angeline del Madagascar, che suore lo sono già”. Tra i migranti anche Antonojo, albanese di 16 anni che ha raccontato che “vorrebbe vivere in una grande città come Milano o Roma perché ci sono molte cose da fare e soprattutto tante ragazze. Opinione subito condivisa da tutto il gruppo albanese”. Perà “a quasi tutti – sottolinea Monica – piace Lucca per il verde, per i suoi monumenti, le mura e perché è bella. Altre città italiane conosciute per il nome o perché luoghi di passaggio o di soggiorni sono: Venezia, Genova, Ancona, Foggia, Bari, Napoli”. E racconta anche che “se il tema ragazze ha unito i giovani albanesi, la domanda sulla squadra per cui fare il tifo li ha proprio contrapposti, qui ognuno ha detto la sua cercando motivi per farla prevalere sulle altre. Sono uscite tutte squadre straniere, anche se conoscono quelle italiane di maggior fama. Tra i nomi dei calciatori, i più gettonati sono quelli di Mandzukic, Messi e Ronaldo, unica apparizione italiana quella di Totti”.
Infine “c’è stato anche da sorridere quando Feng ha dichiarato che vorrebbe diventare una pasticcera e che la sorella vorrebbe avere un albergo, poiché molti vorrebbero fare i cuochi e i camerieri ma non Ioan che sogna di fare l’economista perché gli piacciono i conti, e abbiamo pensato subito che se si mettessero tutti insieme in un’attività avrebbero già risolto il problema dei dipendenti”.