Scuola: la lezione di Sarah sul diritto allo studio

L’ordinanza emanata dalla Presidenza del Consiglio a seguito dell’allarme per la diffusione del coronavirus, sta comportando in diverse regioni italiane, in particolare in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte, la chiusura delle scuole e la sospensione di eventi e di competizioni sportive. Sono diverse anche le Penny Wirton, scuole di italiano gratuite per migranti, che saranno chiuse per un periodo più o meno lungo, secondo le disposizioni delle Regioni e dei Comuni.

Tra le Penny Wirton che per un po’ di tempo resteranno chiuse c’è quella di Bologna. La chiusura della sede, seppur temporanea – in questo racconto di Perla Scicolone, referente della sede bolognese – è un’occasione per riflettere su quanto, al di là della lingua italiana, nelle scuole Penny Wirton, dove non ci sono cattedre, classi, campanelle o voti, si insegni soprattutto il valore dell’istruzione, inteso come diritto inalienabile dell’essere umano.

Sarah, Rita e la scuola
di Perla Scicolone

Sarah e Rita si sono conosciute alla Penny Wirton di Bologna nell’estate del 2019. Sarah è nigeriana, ha 15 anni e vive a Bologna da quasi un anno con la mamma. Rita è volontaria da due anni e si è sempre stupita della sua grande voglia di imparare. Sarah e Rita si sono sempre viste nei pomeriggi di scuola alla Penny Wirton e il sabato. Rita le ha insegnato le prime parole, l’ha aiutata a iscriversi alla scuola statale e ha conosciuto anche i suoi professori. Sarah non ha perso una lezione alla Penny Wirton e in pochi mesi la sua pagella si è riempita di 6 e di 7.

Quando abbiamo ricevuto l’ordinanza che impone la chiusura delle scuole e di tutti i luoghi di aggregazione abbiamo iniziato ad avvisare gli studenti. Così Rita ha mandato un messaggio a Sarah che ha reagito dicendosi molto dispiaciuta perché tutto questo tempo a casa non le permetterà di continuare a imparare.

Mi chiedo quanti adolescenti alla chiusura della scuola abbiano reagito allo stesso modo. E penso a Sarah, che con i suoi soli 15 anni ha invece capito quanto la scuola sia un diritto e quanto sia importante imparare e, nel suo caso, imparare in fretta.

Ci è costato tanto chiudere, soprattutto pensando a tutti gli studenti come Sarah che hanno voglia e necessità di imparare. Perché se nelle scuole tradizionali ci sono studenti che esultano per l’inaspettato periodo di vacanza forzata, da noi, alla Penny Wirton le ragazze e i ragazzi ci rimangono male quando la scuola chiude.

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