Coronavirus: come difendersi, video in lingua per i migranti
Il contenimento del contagio da Covid-19 ci chiama tutti in causa, nessuno escluso. La Cooperativa sociale “L’Arca di Noè” ha realizzato una campagna video rivolta ai migranti in cui, in moltissime lingue, vengono spiegate le misure previste dai Decreti della presidenza del consiglio dei ministri e i comportamenti a cui attenersi: dal distanziamento sociale alle norme igieniche, alle motivazioni valide per uscire in strada.
Per aiutare gli studenti della Penny Wirton, soprattutto quelli che non conoscono ancora bene l’italiano, ma anche tutti i loro amici, conoscenti e familiari, condividiamo i video della campagna “Stop Covid-19” segnalata dal volontario Fulvio, della scuola di Roma.
Nell’elenco di seguito volontarie e volontari possono selezionare la lingua parlata dallo studente a seconda della provenienza. Cliccando sul nome della lingua si viene direzionati al video corrispondente che può essere inviato tramite cellulare al migrante, usando la freccia condividi di Youtube immediatamente sotto al video al centro.
I VIDEO DELLA CAMPAGNA STOP COVID-19
Bengali parlato da chi proviene dal Bangladesh e una parte dell’India.
Mandinka parlato da chi proviene dal Senegal, Gambia e Guinea Bissau.
Bambarà parlato da chi proviene da Mail, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea Conakry, Mauritania.
Tigrino parlato da chi proviene da Eritrea ed Etiopia.
Wolof parlato da chi proviene da Senegal, Gambia, Guinea, Guinea-Bissau, Mali e Mauritania.
Arabo parlato da chi proviene da Algeria, Arabia Saudita, Bahrein, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Kuwait, Iraq, Libano, Libia, Marocco, Mauritania, Oman, Qatar, Siria, Somalia, Sudan, Tunisia, Palestina, Yemen.
Somalo parlato da chi proviene da Somalia, Etiopia, Gibuti, Kenya e Yemen.
Francese parlato da chi proviene da Unione Europea, Unione Africana, Francia, Belgio, Benin, Burundi, Burkina Faso, Camerun, Canada, Ciad, Comore, Costa d’Avorio, Gabon, Gibuti, Guinea, Guinea Equatoriale, Haiti, Libano, Lussemburgo, Madagascar, Mali, Mauritania, Monaco, Mauritius, Niger, Rep. Centrafricana, Rep. del Congo, RD del Congo, Ruanda, Senegal, Seychelles, Svizzera, Togo, Vanuatu, Algeria, Andorra, Dominica, Laos, Marocco, Saint Lucia, Tunisia.
Urdu parlato da chi proviene da Pakistan, India, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar, Arabia Saudita.
Dari/Farsi parlato da chi proviene dall’Afghanistan e Iran.
Pashtu parlato da chi proviene dall’Afghanistan e Pakistan.
Curdo parlato da chi proviene da Turchia, Iran, Iraq, Siria e Armenia.
Il testo di quello che viene spiegato nelle lingue sopra riportate
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata con sintomi o ancora apparentemente sana ma portatrice dell’infezione senza distinzioni o differenze di Paesi di origine.
La via primaria della trasmissione sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
- la saliva, tossendo e starnutendo
- contatti diretti personali
- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
Le misure igienico-sanitarie per prevenire la diffusione del contagio sono:
- lavarsi spesso le mani
- evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
- evitare abbracci e strette di mano
- mantenimento, nei contatti con altre persone, di una distanza interpersonale di almeno un metro
- igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie)
- evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri
- non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
- coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce
- non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
- pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
- usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate
Inoltre per ridurre le probabilità di contagio il governo italiano ha richiesto a tutte le persone presenti in Italia di evitare gli spostamenti ai casi strettamente necessari. Si deve quindi evitare di uscire di casa. Si può uscire solo per andare al lavoro o per ragioni di salute o per l’acquisto di beni alimentari essenziali (non c’è quindi alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili).
Si deve comunque essere in grado di motivare e provare perché si esce da casa, anche con un modulo che la polizia può chiedere di firmare. Ci saranno controlli per verificare se quello che è stato dichiarato è vero. Dichiarare informazioni false è un reato. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
Chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5 deve rimanere a casa, contattare subito il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
Non bisogna andare al pronto soccorso o in un ambulatorio senza prima averlo concordato con il medico perché si potrebbero contagiare altre persone.
È importante che ognuno faccia la propria parte.