Scuola: Affinati, ripartire da quello che ci ha insegnato la pandemia
Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato il rientro nelle aule scolastiche a partire da settembre. Ma “non dovremmo riprendere il prossimo anno scolastico come se nulla fosse accaduto”, spiega Eraldo Affinati, fondatore della Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, in una intervista a Rainews. La pandemia, infatti, “scoprendo il cosiddetto innegabile digital divide, ricolloca nel ventunesimo secolo il vecchio tema dell’ingiustizia sociale” e oggi “non basta distribuire i tablet alle famiglie che ne sono sprovviste”, bisogna “puntare sulla formazione dei docenti e degli studenti predisponendo anche degli spazi didattici attrezzati” e “rendere strutturale l’accelerazione tecnologica che abbiamo realizzato nell’emergenza, affiancandola al ritorno in aula, pur distanziato, in mancanza del quale la scuola resta dimezzata”.
Questi sono alcuni dei suggerimenti avanzati da Affinati per ripensare la scuola, a partire da settembre, quando probabilmente si potrà tornare a fare le lezioni in aula. Naturalmente, si parla anche della Penny Wirton e della capacità che ha avuto di rispondere all’isolamento sociale trasferendosi temporaneamente nel mondo virtuale delle lezioni online.
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Scuola, Affinati: “Attenzione a disuguaglianze, formazione e strumenti digitali per ripartire”