Scuola: la Penny Wirton riparte tra Dad e parchi
Fervono i preparativi alla Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, in vista della ripresa delle lezioni. Le oltre cinquanta sedi sui territori in Italia si stanno organizzando per ricominciare: qualcuno lo farà in ampi spazi all’aperto, nei parchi, qualcun altro con la didattica a distanza. In ogni caso il volontariato non si ferma.
A Roma, qualche giorno fa, insieme ai fondatori Eraldo Affinati e Luce Lenzi, i volontari si sono riuniti in videoconferenza e hanno deciso di ricominciare con la Dad, così come si è fatto nei mesi subito dopo la chiusura delle scuole. L’obiettivo, però, resta quello di tornare in presenza, a gruppi contingentati, a ottobre o novembre, negli spazi di Casal Bertone. Maestre e maestri volontari stanno già inviando le loro disponibilità per seguire i migranti nelle lezioni a distanza, ma anche per fare l’affiancamento – sempre online – a coloro che sono già formati sul metodo Penny Wirton ma non hanno ancora fatto l’esperienza delle lezioni a distanza. Quando poi si potrà tornare in aula le porte si apriranno, sempre in forma contingentata, anche a nuovi aspiranti insegnanti che sono in lista d’attesa. Al momento è in cantiere anche l’ipotesi di alcune lezioni all’aperto, fino a quando il clima lo consentirà, con un massimo di dieci studenti e altrettanti volontari che svolgeranno una lezione itinerante e a distanza fisica di sicurezza.
A Reggio Emilia già a luglio, nel parco adiacente alla biblioteca, sono ricominciati gli incontri a piccoli gruppi e che hanno visto il coinvolgimento anche di nuovi studenti. In questi giorni le lezioni stanno riprendendo con questa formula, ma la speranza è quella di poter accedere presto alle sale studio della biblioteca e riprendere con regolarità le lezioni, seppur nel rispetto delle norme di sicurezza e definendo diversamente le modalità degli incontri.
A Poggibonsi, in provincia di Siena, si riaprirà direttamente in presenza ma a metà ottobre, dopo aver monitorato la ripartenza delle scuole tradizionali. Siccome non potrà essere accolto lo stesso numero di studenti del passato si sta ragionando su lezioni più brevi, di un’ora e quindici minuti, sempre individuali e a distanza di sicurezza.
A Monterotondo, in provincia di Roma, le lezioni sono andate avanti, sia con la Dad sia all’aperto, anche in estate. L’ipotesi è di procedere così fino a ottobre quando si prevede di poter tornare in presenza ma con piccoli gruppi di studenti, massimo quattro, che abbiano uno stesso livello di italiano e possano stare distanziati tra loro negli spazi della Casa della Pace. L’idea è di accorciare le lezioni alla durata di un’ora e fare più sessioni nel corso di una giornata.
Anche a Limana, in provincia di Belluno, le lezioni sono andate avanti per tutta l’estate e da metà luglio gli incontri sono tornati in presenza, sempre a distanza di sicurezza. Qui l’amministrazione comunale ha messo a disposizione degli spazi attrezzati in cui si potranno svolgere le lezioni in sicurezza, anche in caso di maltempo. Purtroppo sono state annullate una serie di attività, come le iniziative in collaborazione con le associazioni del territorio e le scuole, ma ci sarà tempo per rifarsi quando l’emergenza Covid sarà terminata.
A Senigallia, in provincia di Ancona, si ricomincia il 14 settembre e per quattro pomeriggi le lezioni si svolgeranno all’aperto con laboratori di hip hop, teatro e giochi di gruppo, così come è stato fatto anche a giugno. L’idea, da ottobre, è quella di tornare a scuola in presenza con mascherine e distanziamento.
A Faenza, in provincia di Ravenna, la scuola è ripartita già il primo luglio scorso, una volta a settimana: lezioni rigorosamente all’aperto, con distanziamento, mascherine e misurazione della temperatura. E ora si va avanti così fino a metà settembre quando è prevista una riunione per definire le modalità di lezione per il periodo autunnale e invernale. L’idea è quella di restare in presenza contingentando gli ingressi, dividere gli studenti in gruppi di cinque e utilizzare le lavagne per mantenere il distanziamento, il tutto sempre con uso di mascherine, gel disinfettanti e controllo della temperatura, per due volte a settimana.
E nelle altre scuole, dal nord al sud Italia, c’è chi attende l’avvio dell’anno scolastico per valutare le modalità di ripresa e chi, in questi giorni, si sta incontrando e confrontando per capire come ripartire in sicurezza.
Presto daremo nuovi aggiornamenti.