Scuola: la piazza a Bari porta alla Dad
Un fine settimana intenso in piazza Redentore a Bari dove le volontarie della Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, hanno tenuto un presidio a fine ottobre per invogliare ragazze e ragazzi, donne e uomini, a seguire le lezioni in didattica a distanza. E così anche la Penny Wirton di Bari si è messa in moto nel rispetto delle misure di contenimento del contagio nonostante in questo momento si trovi senza una sede in cui incontrarsi.
Tra gli studenti la maggioranza è costituita dalle donne tra cui tre ragazze minorenni, ma ci sono anche alcuni ospiti delle strutture di accoglienza e un ragazzo che vive senza fissa dimora. I migranti vengono dalla Nigeria, dall’Eritrea, dal Bangladesh, dall’Iraq, dal Pakistan, dal Togo, dalla Costa d’Avorio, dall’India, dall’Afghanistan, dal Senegal, dall’Iran, dalle Georgia, dalla Guinea, dal Gambia: e anche online si fa il giro del mondo.
A oggi ci sono già 23 volontari operativi che si stanno organizzando con riunioni online per formarsi all’uso delle piattaforme e delle videochiamate a scopo didattico. “La difficoltà principale – spiega Rosalina Ammaturo, referente della Penny Wirton Bari – è che i nostri studenti hanno a disposizione solo il cellulare e spesso hanno difficoltà ad avere una connessione internet stabile per tutta la durata della lezione”.
Stessa difficoltà che si sta vivendo in molte altre Penny Wirton d’Italia ma il volontariato non si ferma e “noi ci proviamo con grande entusiasmo”, dice Rosalina e parla per tutto l’esercito umano dei volontari Penny Wirton.
Ed ecco qualche scatto dal presidio in piazza!