Il 25 febbraio del 2020 si è tenuta l’ultima lezione in presenza alla Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, di Roma. Oggi tra le sale dello spazio in concessione gratuita nel quartiere di Casal Bertone mancano i suoni e i colori delle centinaia di migranti e volontari che animano la Penny Wirton “ma non ci siamo arresi – spiega il fondatore Eraldo Affinati in un’intervista al Tg3 -. Abbiamo voluto continuare a distanza organizzando decine e decine di lezioni online in 50 sedi Penny Wirton in ogni parte d’Italia”.

Lo studio della lingua è il primo passaggio dell’integrazione sociale e dell’occupazione lavorativa. “A tutti preme imparare qualcosa per farsi accettare e capire gli altri e possibilmente anche per trovare lavoro – sottolinea la fondatrice Luce Lenzi -, è indispensabile dimostrare la conoscenza della lingua italiana e capire che cosa vogliono da te quando lavori”.

E anche se le sale sparpagliate in tutta Italia sono vuote, a causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria, volontari e migranti della Penny Wirton sono vicini anche da lontano, grazie alla didattica a distanza.

“Il nostro cuore batte qui – racconta Affinati tra i banchi vuoti di Casal Bertone -. Quando il ragazzo arriva in Italia, senza punti di riferimento, senza conoscere la lingua, e trova qualcuno che lo accoglie, che lo mette di fronte agli strumenti didattici e lo tratta come una persona, succede qualcosa di insostituibile”.

E lo stesso avviene con la didattica a distanza, perchè le relazioni umane sono come fiori che crescono anche sull’asfalto, germogliano tra i banchi ma anche tra i microchip di una connessione virtuale.

Qui “Alla Penny Wirton, a distanza” è possibile guardare il servizio realizzato da Isabella Di Chio e andato in onda il 5 febbraio a Buongiorno Regione Lazio su Rai3.

E qui invece “Penny Wirton: tra dad e speranze ecco un altro anno” è possibile avere una panoramica delle scuole attive in didattica a distanza.