Migranti: mondi che s’incontrano online
Alla Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, di Bari stanno tentando un’opera di inclusione inedita e fantasiosa: realizzare una sceneggiatura teatrale, che chissà che non calchi prima o poi le scene, facendo incontrare virtualmente esperienze e culture provenienti da tutto il mondo.
A oggi, dopo due incontri online, il 22 giugno si è tenuto un confronto in presenza in occasione dell’inaugurazione della nuova sede. “Non vedevamo l’ora di rivederci in un cerchio non più virtuale, per guardarci negli occhi ed emozionarci di nuovo nell’ascoltare i racconti degli studenti. La nostra nuova sede simbolicamente si trova nei pressi del Faro che guida le navi nel porto della nostra città e ora sappiamo che nulla ci può fermare”, scrive Patrizia Frezza della Penny Wirton di Bari. E questa è la testimonianza corale che arriva dai volontari.
Nulla ci può fermare
di Penny Wirton Bari
Gli studenti e gli insegnanti volontari della Penny Wirton di Bari, in attesa di riprendere in presenza appena possibile, non solo continuano le lezioni di italiano in Dad, ma organizzano anche bellissimi momenti di condivisione di esperienze ed emozioni.
È nato così, quasi per gioco, un incontro a distanza un po’ speciale. Un intreccio di storie in un dipanarsi di racconti, rimbalzati da un continente all’altro. Un tam tam che ha trasformato un semplice esercizio di scrittura, in un viaggio alla scoperta di tradizioni, culture, riti dai Paesi di tutto il mondo: dalle cerimonie di fine Ramadan, alle usanze della tavola della festa, alle riflessioni sulla condizione femminile che diventano poesie, a cronache di viaggi impossibili e ritorni obbligati.
Tutto con la fierezza che si accende negli sguardi degli studenti della “Squola senza confini”, sorpresi loro stessi dei propri risultati nell’apprendimento della lingua italiana. Un primo passo verso un’auspicata, quanto mai complessa, inclusione.
Nell’esperienza dello scambio tra mondi e culture abbiamo vissuto l’incontro dell’uomo con l’uomo, attraverso cui si scopre da vicino quanto l’umanità sia unica. Le storie di ciascuno si fondono in sentimenti universali, e alla fine compongono alla fine quasi una sceneggiatura teatrale: chissà che non riusciremo a metter in scena davvero questo mosaico di racconti. Noi ci proveremo!
E qui qualche scatto di alcuni momenti virtuali