Ricette multiculturali: attieke “ivoritaliano”
L’attieké è un piatto molto simile al cous cous, ma anziché essere un derivato della semola di frumento è realizzato dalla manioca: prodotto originario dell’America centrale e alla base dell’alimentazione di molte popolazioni africane. In Costa d’Avorio dalla manioca, a differenza di altri territori dell’Africa, si estrae una polpa fermentata che poi viene grattugiata o fatta a granelli: è l’attiéké. Spesso viene servito con la carne, ma ci sono diverse ricette che lo vedono accanto al pesce.
Fatoumata Kone, studentessa alla scuola Penny Wirton di Roma, vive in Italia da diversi mesi e ha imparato presto a rivisitare questa ricetta tradizionale del suo Paese con i prodotti tipici della nostra cultura. Qui ci propone, scritta di suo pugno, una ricetta per un attieké “ivoritaliano” che mette insieme la manioca e il pomodoro sammarzano. E ci perdonerete se abbiamo scelto di coniare il termine “ivoritaliano” al posto di quello che sarebbe stato foneticamente corretto “italo-ivoriano”: dopotutto il capo di una tavola o del mondo dipende dal punto in cui lo guardiamo.
Attieke al pesce: ricetta di Fatoumata
Ingredienti per cinque persone
3 palle di attieke (cous cous di manioca)
½ kg di pomodori san marzano freschi
1 kg di sgombro (intero o a tranci)
1 kg di cipolla bianca
2 cetrioli
2 peperoncini verdi freschi
1 spicchio di aglio
Olio e sale quanto basta
Lavare il pesce e salarlo. Scaldare l’olio nella padella e friggere il pesce. Lavare le verdure e tagliarle fini. Buttare l’olio della frittura di pesce e mettere altro olio nella padella. Friggere la metà della cipolla, un peperoncino, la metà dei pomodori con l’aglio. Prendere il peperoncino, il pomodoro e i cetrioli rimasti, aggiungere la cipolla e una presa di sale, poco olio e disporre tutto nel piatto accanto all’attieké sbriciolato.
Una variante vegetariana può essere realizzata soltanto con le verdure e i vegetali.