La “meglio gioventù” d’Italia è alla Penny Wirton
Giovani e belli, dentro e fuori: sono i volontari che provengono da scuole superiori e università e che in questi mesi di pandemia stanno dando il loro contributo alla didattica a distanza della Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti.
Tre di loro (Irene Cerqua, studentessa in Lettere all’università, Carol Mosezon e Matteo Lazzari, che frequentano la quinta superiore al liceo scientifico), da Bologna ci aprono una finestra sulle loro emozioni e sulla loro esperienza alla Penny Wirton.
Nel capoluogo emiliano a oggi sono attivi circa 50 migranti in dad con i volontari che li seguono a coppie, e collaborano ben 40 studenti dei licei delle scuole superiori in affiancamento ai volontari. “Sono un aiuto prezioso anche per l’uso della tecnologia”, spiega la referente Perla Scicolone.
E allora eccole qui le loro testimonianze