Primo maggio: dalla scuola al lavoro in modo umano
In occasione del primo maggio, celebriamo la festa dei lavoratori, rinnovando il valore sociale di un orientamento sano e inclusivo, che porti i ragazzi dai banchi di scuola al mondo del lavoro attaverso un percorso di umanità, incontro, scambio e crescita culturale che sappia tenere in primo piano i diritti, i bisogni, le speranze.
Alla Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, per questo non diamo voti. Non diamo voti perché non giudichiamo, ogni risultato dipende dal punto di partenza. Crediamo che non ci sia una griglia universale e matematica con la quale si possa giudicare il percorso e lo sviluppo di un essere umano: ognuno ha il suo e per questo insegniamo uno a uno, un volontario docente e un migrante studente.
Il primo maggio, quindi, lo celebriamo così, con le testimonianze dei ragazzi di una quarta del liceo Morgagni di Forlì che hanno svolto il ruolo di facilitatori linguistici per migranti nell’ambito dei percorsi di orientamento scuola lavoro, i cosiddetti Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) che hanno sostituito l’alternanza scuola lavoro.
Purtroppo non tutte le esperienze di Pcto nel nostro Paese sono virtuose: ci sono giovanissimi che si confrontano con turni e compiti superiori alle loro effettive possibilità, non sono mancati incidenti mortali e numerose sono le segnalazioni di vero e proprio sfruttamento minorile sul posto di lavoro.
Alla Penny Wirton il percorso di orientamento dalla scuola al lavoro è virtuoso e lascia ai ragazzi, che forse non faranno mai gli insegnanti, sempre e comunque un arricchimento umano.
Empatia, accoglienza, rispetto, umanità, coraggio, diritti: queste le parole pronunciate dai giovani liceali che hanno sperimentato l’orientamento alla Penny Wirton di Forlì.
E ai giovani della 4D del liceo Morgagni di Forlì e che hanno inviato le loro testimonianze, ma anche alle centinaia di altri che transitano nelle 60 sedi in tutta Italia, continuiamo a rispondere così con le parole dei volontari della Penny Wirton di Forlì.
“Cari studenti, care studentesse, abbiamo letto con vivo interesse il vostro scritto che fa seguito a quanto ci avevate già verbalmente esposto. Tutte le opinioni che ci arrivano da parte dei volontari e di tutti coloro che si avvicinano alla nostra scuola sono molto preziose e servono per darci spunti e suggerimenti nonché per stimolarci sempre di più in questo nostro percorso di accoglienza dei migranti. Ci sembra che nel giro di pochi mesi voi siate riusciti a cogliere pienamente l’essenza e la peculiarità della nostra scuola, sia per quanto riguarda il tipo di insegnamento, sia per quanto riguarda l’opportunità che essa offre come scoperta degli altri oltre che di se stessi, sia per quanto riguarda le responsabilità che ognuno di noi può assumersi in un processo di integrazione sociale e di convivenza civile”.