Trieste: Alton dal Kosovo punta al futuro
Alton, studente kosovaro alla scuola di italiano gratuita per migranti Penny Wirton di Trieste, ha compiuto 18 anni e inizia una nuova vita
Il giovanissimo Alton, studente kosovaro alla scuola di italiano gratuita per migranti Penny Wirton di Trieste, ha compiuto 18 anni e inizia una nuova vita: in un’altra città proverà a realizzare il suo sogno di diventare calciatore. Per l’ultima lezione ha studiato il futuro del verbo essere con la canzone “Che sarà”, la quale si adatta bene al periodo di cambiamento che sta affrontando nella sua vita.
Che sarà
di Marina Del Fabbro
Spesso il congedo dagli studenti a scuola avviene in modo improvviso: alcuni fanno in tempo ad avvisare che, avendo trovato un lavoretto o un corso professionale adatto a loro, non verranno più, ma parecchi – di punto in bianco – spariscono. Solitamente accade perché vengono trasferiti così, su due piedi, in un’altra città. E semplicemente non li vediamo più. Con molti restiamo comunque in contatto ma comunque restano argomenti lasciati in sospeso, materiale già pronto per loro e inutilizzato, esercizi incompleti e spesso neanche un saluto finale.
Con Alton no, con lui una specie di lezione conclusiva c’è stata, e anche in un certo senso commovente. Lui infatti, benché riservatissimo, fin da subito aveva detto che al compimento della maggiore età, proprio il giorno stesso del suo compleanno, uno zio sarebbe venuto a prenderlo per portarlo a Monfalcone dove avrebbe continuato a praticare, a livello professionale, la sua passione: il calcio. È stato il sogno di diventare calciatore ad averlo spinto a scappare dal Kosovo dove la sua carriera sportiva era senza sbocco. Lui con il pallone sa di essere forte e lo è davvero.
Così ho potuto organizzare le lezioni, contenuti e tempi. I soliti argomenti nei primi mesi ma per le ultime ore mi ero lasciata il “futuro del verbo essere” e per l’ultimo incontro ho scelto un testo che di “futuri del verbo essere” ne ha tanti: “Che sarà” di Josè Feliciano. Comprensione prima e ascolto poi. E Alton, diligente e volonteroso come sempre, anche in quest’ultima lezione si è messo d’impegno per capire. Quando ho acceso il cellulare e la musica è iniziata, la voce e le parole di Feliciano, a un tempo malinconiche e speranzose, potevano essere sue. Pur nella sua riservatezza, un sussulto di emozione non è riuscito a nasconderlo. Non ha trovato il coraggio di incrociare il mio sguardo, ma in cambio ha chiesto di fotografare il testo per poterlo rintracciare e risentire, magari proprio all’indomani, in macchina, andando a Monfalcone.
Con le parole e la musica di “Che sarà” che interpretavano perfettamente il suo stato d’animo abbiamo concluso, questa volta con dolcezza, le nostre lezioni. Che sarà della tua vita Alton? Chi lo sa, ma ti auguro ogni bene.