Migranti: le Penny Wirton “scuole di cittadinanza”
Il mensile specializzato sul mondo del volontariato Vita percorre un viaggio nelle scuole italiane, dove tutti i giorni bambini e adolescenti imparano a vivere insieme, da uguali, nella diversità.
Eraldo Affinati, fondatore della scuola di italiano gratuita per migranti Penny Wirton, in questa intervista rilasciata alla rivista Vita riflette sullo Ius Scholae e dice: “Chi frequenta la scuola non impara soltanto regole e formule, ma trova la radice della polis. Per questo legare la cittadinanza al percorso scolastico mi sembra giusto”. E nel mezzo del dibattito politico ancora in corso, Affinati sottolinea: “Concedere la cittadinanza non significa selezionare i migliori. Il successo o l’insuccesso scolastico non devono entrarci. La cittadinanza non deve essere concepita come un premio”.
Per leggere l’intervista completa
Scuole di cittadinanza, dove lo Ius Scholae esiste già